20 ESSENTIALS: British Blues 1962-1970
20 ESSENTIALS: British Blues 1962-1970
di Piercarlo Poggio con Stefano I. Bianchi, Roberto Calabṛ, Federico Guglielmi e Roberto Municchi

[nell'immagine: John Mayall]

Nell’attraversare l’Atlantico per approdare sulle coste inglesi, il blues non poteva nemmeno lontanamente supporre di quale portentosa rivoluzione di lunga durata sarebbe stato responsabile nel rock europeo. Sulle prime appannaggio di un esiguo numero di artisti albionici, le dodici battute finirono in breve per attrarre una moltitudine di adepti affascinati dalla possibilità di includere nel loro repertorio suoni sanguigni e scabri, nonché la replica di un linguaggio diretto, esplicito. La scena musicale britannica già alla metà dei Cinquanta si configurava come una pentola ribollente: folk, jazz e skiffle si andavano rimescolando al rhythm and blues, al rock and roll, al doo-wop, e insieme poco tempo dopo avrebbero alimentato in varia misura il nascente beat. L’immissione nel calderone di blues in dosi via via maggiori doveva rappresentare all’alba dei Sessanta una sorta di detonatore per l’intero movimento. Il semplice elenco di quanti si sono svezzati e istruiti con il blues prima di intraprendere la strada verso la gloria del rock occuperebbe svariate pagine. Basterà ricordare l’influenza e la responsabilità che il genere ha avuto nei confronti di “invenzioni” quali la psichedelia, il cosiddetto progressive, l’hard rock e di conseguenza l’heavy metal per comprendere che senza la traduzione inglese del blues la cultura giovanile dei Sessanta-Settanta avrebbe probabilmente avuto tonalità del tutto differenti e le armate della british invasion assai meno vittorie.
Per conoscere i prodromi del blues boom e l’ecosistema che l’ha generato cade a proposito l’antologia “The Birth Of British Blues” (4CD, Proper 2016), dove accanto a Lonnie Donegan, il re dello skiffle, compaiono una ridda di artisti e band ormai quasi dimenticati. […]

…segue per 18 pagine nel numero 216 di Blow Up, in edicola a Maggio 2016 al costo di 6 euro

• Se non lo trovate in edicola potete ordinarlo direttamente dal nostro sito (BU#216) al costo di 10 euro - spese postali incluse - e vi verrà spedito immediatamente via posta prioritaria. Se lo richiedete dopo il mese di riferimento dell’uscita vi verrà spedito, come ogni altro arretrato, con il primo invio mensile di abbonamenti e arretrati.

• Il modo migliore, più rapido, sicuro ed economico per avere Blow Up è l’abbonamento: risparmiate minimo 16 euro sul prezzo di copertina e avete la certezza di non perdere neanche uno dei numeri pubblicati garantendovi tutti gli eventuali allegati e i numeri speciali; in caso di eccessivo ritardo o smarrimento postale ve lo spediremo di nuovo.

Ogni mese Blow Up propone monografie, interviste, articoli, indagini e riflessioni su dischi, libri, film, musicisti, autori letterari e cinematografici scritti dalle migliori penne della critica italiana.

Tag: 20 ESSENTIALS: British Blues 1962-1970
©2024 Blow Up magazine all rights reserved
TUTTLE Edizioni - P.iva 01637420512 - iscrizione rea n. 127533 del 14 Gennaio 2000