20 ESSENTIALS: Hardcore Punk Italia 1982-1986
20 ESSENTIALS: Hardcore Punk Italia 1982-1986
di Andrea Amadasi & Fabio Polvani

[foto da TVOR]

Citius, Pressius, Fortius

“Non vogliamo più sognare
Non vogliamo più aspettare
Non vogliamo più sperare
In un mondo migliore
Non vogliamo costruire
Siamo i rigetti del sistema
Ma le catene che portiamo
Prima o poi le spezzeremo”
[Attack, Rappresaglia]


“Ardcòre, ardcòre, sei stato il primo amore!”
[Hardcore, Upset Noise]

Epopea musicale fondata sull’ebbrezza della velocità, sullo stordimento del rumore, sulla rovina e sulla catarsi della slamdance. Disperato atto di antagonismo e resistenza culturale in un periodo di profondi cambiamenti nella società italiana (la fine del Movimento tra lotta armata, eroina e riflusso, l’avvento del post-moderno). Un’intensa esperienza di vita, dotata di una valenza da romanzo di formazione. L’hardcore punk italiano degli Ottanta è stato un po’ tutto questo, almeno a scorrere la copiosa narrazione che è stata fatta nel corso degli anni. Una narrazione che ha prodotto libri, articoli, documentari e ristampe discografiche sempre più complete. Queste situazioni e questo interesse hanno contribuito a fare dell’hardcore italiano uno dei fenomeni giovanili (legati alla musica) più documentati tra quelli sviluppatisi nel nostro Paese.
Di più. L’hardcore punk italiano rappresenta uno di quei rari casi in cui un’espressione musicale di matrice rock viene riconosciuta e apprezzata all’estero proprio per la sua provenienza italiana. Di italian hardcore come marchio di fabbrica, dotato di una sua specificità e identità, si parlava in Maximumrocknroll e Flipside, vale a dire le “bibbie punk” che fino a qualche decennio fa facevano opinione in ogni angolo del pianeta. E l’italian hc andava in giro per i palchi internazionali, incuriosendo gli americani e facendo tendenza in Europa. Direttamente dai banchetti o da distribuzioni amatoriali uscivano cassette e dischi autoprodotti richiesti da fan d’oltreoceano (uno su tutti, Jello Biafra) e che adesso sono diventati oggetto di collezionismo. Ci sono gruppi italiani inoltre che sono stati un’influenza diretta per gruppi stranieri: l’esempio più bizzarro viene dall’altro capo del mondo, in Giappone, dove ci sono band (gli Isterismo, per esempio) ispirate dal suono e dal messaggio di Wretched, Impact e Negazione al punto da avventurarsi a cantare nella stessa lingua di Dante. […]

…segue per 20 pagine nel numero 311 di Blow Up, in edicola ad aprile 2024

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