Fabio Donalisio
Fabio Donalisio
di Maurizio Bianchini

[nell'immagine: Fabio Donalisio, foto di Gaetano Bellone]

La giornata della poesia (21 marzo), oltre a tante inutili e perfino fuorvianti autocelebrazioni, ci dà la possibilità di interloquire da vicino con un poeta di lungo corso, che i lettori di Blow Up conoscono già nella versione di agguerrito critico letterario. La sua ultima raccolta si intitola Il libro delle cose (BU#) È da lì che inizia il nostro viaggio nel suo percorso poetico.

Il libro delle cose: un titolo al tempo semplice e pieno di contraddizioni. Come nasce?
In modo equamente ripartito tra citazione, elogio, empatia e tautologia il titolo è – e non può non essere – del tutto lucreziano. Il più inqualificabile – in senso etimologico – degli autori della latinità preclassica resta, a mio modesto modo di vedere, non tanto e non solo il più acuto, ma il più umano degli artefici che hanno trafficato con la lingua della logica per antonomasia. Una vivente, e postuma, contraddizione in termini. Epicureo e visionario, razionalista e malinconico fino all'implosione, Lucrezio ha scritto un incomparabile poema per liberare il mondo dall'angoscia della superstizione, finendo per dare libero e splendido corso alla propria insanabile disperazione (nonché a quella che, de facto, informa tutta la latinità non cristiana). Si parvissima licet, si è voluto fare cosa simile. Si è voluto dire le cose, in tutta la loro disperanza, senza che il soggetto in questo c'entri poco o nulla. Si è voluto piegare la lirica al didascalico, cioè riportare il pensiero, il “trattato” al centro della vita dei versi. Sicuramente con meno empatia di Lucrezio, senza ostilità verso il “lettore”, ma sicuramente senza gioia, sentimento – e percezione – che sulla levigata superficie delle cose odierne, fatica a posarsi, impedendo ogni riflesso (e dunque riflessione) nell'occhio di chi guarda. Un disamore innamorato, di fondo. O meglio, per dirla con Gainsbourg, l'anamour. […]

…segue per 2 pagine nel numero 252 di Blow Up, in edicola a maggio 2019

• Se non lo trovate in edicola potete ordinarlo direttamente dal nostro sito (BU#252) al costo di 10 euro (spese postali incluse) e vi verrà spedito immediatamente come piego di libri.

• Il modo migliore, più rapido, sicuro ed economico per avere Blow Up è l’abbonamento: non perderete neanche uno dei numeri pubblicati perché in caso di eccessivo ritardo o smarrimento postale vi faremo una seconda spedizione e riceverete a casa i quattro libri della collana trimestrale Director’s Cut il mese stesso della loro uscita per un risparmio complessivo di 60 euro!

Ogni mese Blow Up propone monografie, interviste, articoli, indagini e riflessioni su dischi, libri, film, musicisti, autori letterari e cinematografici scritti dalle migliori penne della critica italiana.

Tag: Fabio Donalisio
©2024 Blow Up magazine all rights reserved
TUTTLE Edizioni - P.iva 01637420512 - iscrizione rea n. 127533 del 14 Gennaio 2000