di Bizarre

[nell’immagine: Farao]

Non si può certo parlare di nuova tendenza, né di stile vero e proprio. Ma c’è un dato di fatto: la voce femminile ha un ruolo sempre più centrale nelle produzioni musicali di questi anni. Nel mainstream questo è ovvio: insieme all’immagine di dive più o meno sexy, svestite e trasgressive, è il mezzo ideale per veicolare il messaggio seduttivo ed esplicitamente erotico di quella musica. Ma anche in ambito underground, in assenza di connotati spudoratamente ammiccanti, la voce femminile ha acquisito un ruolo sempre più importante. In tempi recentissimi, abbiamo avuto modo di ascoltarne tre esempi di alto livello: Olga Bell, già corista dei Dirty Projectors e giunta alla terza prova come solista; Empress Of, giovanissima esordiente di LA; e Farao, norvegese e pure lei all’esordio discografico (tutte recensite sullo scorso Blow Up). Abbiamo cercato di fare il punto con ognuna di loro, per capire se in queste proposte si possono identificare delle linee guida caratteristiche di questi tempi. […]

…segue per 2 pagine nel numero 210 di Blow Up, in edicola a Novembre 2015 al costo di 6 euro

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