[nell’immagine: Franco Battiato, foto di Giovanni Canitano]

“Questo disco ha strane strategie” ci dice Battiato a proposito dell’album elettronico “Joe Patti’s Experimental Group” che esce a nome Battiato / Pinaxa, creato appunto in tandem con quello che è da anni il suo ingegnere del suono, il leggendario Pino “Pinaxa” Pischetola. E dice “strane strategie” dopo aver soppesato per qualche secondo la definizione, trovandone una che poi sembra perfetta per riferire tanto la dialettica tra vita e morte quanto lo stesso percorso artistico e umano di Battiato, tutto centrato a una decodifica sensibile di quella dialettica, prodigo di segnali di fumo ma soprattutto di luce. Alla morte è dedicato il suo nuovo lavoro da regista, il documentario “Attraversando il bardo”, e di musica, vita, morte parla Franco, con quegli spiazzanti e sicilianissimi toni spicci, con un registro che scambieresti per naiveté se non sapessi bene che la stranezza qui c’è solo se si è impreparati davanti alla naturalezza con cui questo incredibile viaggiatore spirituale riconosce e ci indica quelle che chiama “strade molto difficili”, il percorso verso mondi lontanissimi. A fine giugno negli studi milanesi di Pinaxa una prima volta per parlare con Battiato e ascoltare il disco, ancora in chiusura, in anteprima, e una seconda volta per un faccia a faccia con Pischetola e veder materializzarsi il totale di “Joe Patti’s Experimental Group” sul Pro Tools lanciato da sessantacinque pollici, intorno macchine elettroniche all’avanguardia o di grande classicità che creano un clima un po’ da astronave nello spazio. […]

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