Jesus Lizard
Jesus Lizard
di Federico Savini

LA MIGLIORE BAND degli anni ’90 e la migliore live band di sempre. L’abbiamo letto tante volte a proposito dei Jesus Lizard e, personalmente, se fossi chiamato non tanto a dire la mia quanto ad avallare questa convinzione, per prima cosa citerei la semplice esistenza del singolo Puss / Oh, the Guilt, inciso nel ’92 e condiviso in split con i Nirvana. Se ricordate cosa fossero i Nirvana nel 1992 avete già capito. Quell’accoppiata, consacrata dal marchio/garanzia di Touch and Go, era un’investitura perentoria. Attraverso quel singolo, la più importante band al mondo - quella che aveva cambiato il mercato, radiografato una generazione e portato addosso le stimmate di quel successo che un abbondante decennio di hardcore-punk aveva condannato eticamente credendoci davvero -, diceva a chiare lettere chi fosse la più grande band al mondo. Quella che dovete ascoltare per forza. Quella che non vi fregherà. E che vi farà tremare.
Ecco, i Jesus Lizard fanno tremare. Il loro nome non è blasfemo - checché tutto siano meno che dei chierichetti… -, è solo il soprannome del basilisco, la lucertola che letteralmente corre sull’acqua, mulinando le gambe in modo un po’ sconvolto fino a riuscire nel miracolo di reggersi senza sprofondare. La sensazione che trasmette la musica dei texani di Chicago è proprio questa: un periglioso equilibrio di forze e conati, un delirium tremens vomitato da dentro ma tenuto in piedi da un’architettura dell’aggressione sonora così perfetta da sforare nel cinismo, nella cattiveria vera.
Puss / Oh, the Guilt esce nel ’93, l’anno di “In Utero” ma anche di “Far Beyond Driven”, l’album dei Pantera che un mese dopo quel singolo debuttò al primo posto in classifica; questo per capire che razza di clima si respirasse all’epoca. Parliamo di un disco che, spesso, gli stessi metallari giudicano troppo aggressivo e violento. I Pantera sono texani come i Lizard. E come loro sono credibili, dei veri brutti ceffi. Questo era “il problema”. Perché se sei credibile, se del circo accetti le regole ma ne usi gli strumenti per sbattere sul palco quella fogna della realtà, allora sei anche disturbante. Pensate adesso a quanto poco abbiamo, di realmente disturbante, nell’infinita disponibilità di musica che ci propina lo streaming, e vi farete un’idea di quanto siano stati preziosi i Jesus Lizard nel contesto delle musiche “pesanti” che si fusero insieme negli anni ’80 per esplodere nei ’90. […]

…segue per 14 pagine nel numero 316 di Blow Up, settembre 2024

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