RPM: Fabrizio De Andre' "Rimini"
RPM: Fabrizio De Andre' "Rimini"
di Luca Moccafighe

“Lo dicono di avvenimenti eccezionali, che devono essere fissati in musica e rime, perché non se ne perda il ricordo. Ed è il solo modo per non soffrire del fatto che le cose sono provvisorie”.
Fabrizio De André – Alessandro Gennari “Un destino ridicolo”

È il 1978: un anno cruciale per la storia dell’Italia e che cambierà definitivamente il corso della politica del paese, dato che si è nel bel pieno dei così detti “anni di piombo”. Le Brigate Rosse compiono il loro atto definitivo: rapiscono ed assassinano Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana, proprio dieci anni dopo quel famoso ’68 che è stato l’inizio delle contestazioni giovanili che hanno contagiato molti paesi dell’Europa. In questi dieci anni l’Italia passerà attraverso attentati, scioperi, la formazione di nuclei terroristici di destra e di sinistra e di cui le Brigate Rosse rappresentano la punta di diamante, vi sono continue tensioni politiche e sociali ed è piuttosto raro trovare persone che non siano interessate e schierate in qualche modo verso quel vento plumbeo e pesante che sembra preannunciare una rivoluzione, o peggio, una possibile guerra civile.
Ma il rapimento di Aldo Moro cambia tutto, i servizi segreti scendono in campo in maniera massiccia per debellare coloro che (le BR) si definiscono “il braccio armato del Partito Comunista”. È importante sapere che proprio Aldo Moro ha iniziato quella che viene definita una “apertura a sinistra”, ovvero la volontà di collaborare con il Partito Comunista Italiano nel governare il paese, una decisione meno clamorosa di quello che può sembrare, dato il vasto consenso popolare del PCI, ma molto difficile da digerire per le frange integraliste della Democrazia Cristiana, partito di maggioranza. Questi accadimenti non sono i soli però a creare notizie, v’è la strage di Acca Larentia, dove vengono uccisi tre militanti missini, le Brigate Rosse che sparano al dirigente Fiat Gustavo Ghirotto, l’esponente della controcultura di sinistra siciliana Peppino Impastato che viene barbaramente assassinato dalla mafia, papa Paolo VI che scompare succeduto prima dal brevissimo pontificato di Giovanni Paolo I - che muore in circostanze ufficiosamente poco chiare - e poi dal polacco Karol Wojtyla, che prenderà il nome di Giovanni Paolo II e avrà un peso storico e politico fondamentale nella storia mondiale; infine un aereo DC9 dell’Alitalia che precipita in Sicilia in circostanze mai ben chiarite causando 107 morti. […]

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