20 ESSENTIALS: Weird-Garage USA 2001-2020
20 ESSENTIALS: Weird-Garage USA 2001-2020
di Ruben Gavilli

[nell'immagine: Jay Reatard]

“A questo punto della mia vita sono abbastanza convinto che se non avessi fatto il musicista sarei stato un delinquente.”
[Jay Reatard]

CHE RUOLO ebbe la stagione garage-punk degli anni '90 nel successo mondiale di band quali White Stripes, Von Bondies, Strokes (che non erano una garage band ma contribuirono a diffonderne l'estetica), Jet e Hives all'inizio del nuovo millennio, è difficile stabilirlo. Sicuramente aveva anticipato e preparato il terreno affinché negli USA, in Europa e in Australia, il garage-punk finisse nel novero di generi da cui attingeva il panorama alt-rock. Grazie alla fama di queste band, la popolarità del genere crebbe ma lo sdoganamento non coincise necessariamente con il suo declino. La platea garage infatti fu ripopolata da un'ondata di nuovi seguaci e il successo di tali sonorità portò acqua ai mulini delle etichette. Label storiche come Crypt, Bomp!, Rip Off e Sympathy For The Record Industry misero le mani sugli esordi di uno sciame di carneadi che condividevano lo stile delle band di cui sopra, tra abbigliamento vintage cravattato, microfoni Stagg, basettoni e chitarre d'epoca. In casa Bomp!, i Coffin Lids regalarono un ottimo debutto, Sympathy For The Record Industry lanciò Mr. Airplane Man e l'esordio dei Bloody Hollies, mentre Rip Off promosse l'unico album dei Kill-A-Watts.
Tuttavia, il garage-punk presto esaurì la sua propulsione nell'universo alternative: molti degli artisti principali si dedicarono ad altro, scomparvero o si ridimensionarono. Nel frattempo comunque chi aveva preso parte alla "scena" degli anni '90 continuava a mandare avanti la baracca dell'underground e chi si era ritrovato senza band, rimediò in fretta: Jack Yarber, Eric Friedl, Greg Cartwright, Mick Collins, Dan Kroha, Peggy O'Neill e Russell Quan rimasero attivi durante gli anni '00 con nuovi progetti, accomunati al nuovo revival dalla “ripresa delle radici” del blues e del rock'n'roll come influenze che certificavano l'“autenticità” della loro musica e affermava l'insperato ritorno allo spirito ribelle e antagonista del rock.
Una parte della nuova generazione di musicisti garage alle soglie del 2000 si mostrò invece incredibilmente insofferente verso il blues e il rock'n'roll, guardando con maggior interesse al punk rock e al noise. Si potrebbe proporre Big Neck Records come una delle etichette in testa alla nascente scena noise-punk, con artisti come Sagger, Detonations, The Dirty Fingers ma anche altre, come Dead Beat Records, Dusty Medical Records o Estrus Records, puntarono su sonorità più aggressive, con gli esordi di Mistreaters, Night Terrors, The Fatal Flying Guilloteens e Tractor Sex Fatality. […]

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