Faces
Faces
di Roberto Calabṛ

È il marzo del 1969 quando gli Small Faces, il gruppo mod per eccellenza, implodono. L’anno prima, racchiuso in una splendida copertina arrotondata con la forma di una confezione di tabacco, è uscito l’ambizioso concept “Ogdens' Nut Gone Flake” che è volato al primo posto in classifica. Un successo inutile a lenire la frustrazione del cantante-chitarrista Steve Marriott che, stanco di essere visto come un teen idol, sbatte la porta e se ne va lasciando increduli i suoi compagni. Segue l’istinto, il frontman, e assieme al giovane chitarrista Peter Frampton (proveniente dagli Herd) mette su una band che assecondi il suo desiderio di avere un sound più duro e rumoroso: gli Humble Pie. Nello stesso periodo la frustrazione è il sentimento che alberga anche nell’animo di Rod Stewart e Ron Wood, rispettivamente cantante e chitarrista-bassista, entrati in rotta di collisione con il bizzoso Jeff Beck dopo due ottimi album realizzati con il suo Group, “Truth” e “Beck-Ola”. Stewart, la cui voce roca è già diventata un marchio di fabbrica riconoscibile, è un vecchio mod con trascorsi nella scena R&B britannica come frontman degli Steampacket (assieme a personaggi del calibro di Long John Baldry, Julie Driscoll e Brian Auger) prima e con gli effimeri Shotgun Express (con i futuri Fleetwood Mac, Mick Fleetwood e Peter Green) dopo. Wood vanta già un curriculum di tutto rispetto avendo suonato con i Birds e nell’ultima line-up dei Creation, oltre ovviamente al Jeff Beck Group. Quando i due amici incrociano le loro strade con gli Small Faces superstiti, il bassista Ronnie “Plonk” Lane, l’organista Ian McLagan e il batterista Kenney Jones, nascono i Faces. In realtà, la prima occasione di incrociare gli strumenti era arrivata qualche mese prima in un progetto estemporaneo, i Quiet Melon, ideato dal fratello maggiore di Wood, il celebre Art degli Artwoods, in cui Ron aveva portato con sé l’ex compagno nei Birds e nei Creation, Kim Gardner, e invitato alle prove pure Jones e McLagan, freschi rottura dagli Small Faces. Il gruppo aveva registrato quattro canzoni e tenuto un po’ di concerti a Londra e dintorni, utili a intascare qualche sterlina, poi il progetto si era arenato. A quel punto Ron aveva continuato a vedersi con gli ex Small Faces, inizialmente nella sala prove dei Rolling Stones a Bermondsey Street, grazie ai buoni uffici del “sesto Stone”, il pianista-autista-tuttofare Ian Stewart, poi a Old Forge, il cottage che il chitarrista ha affittato nella campagna di Henley-On-Thames. […]

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