Salvatore Samperi
Salvatore Samperi
di Domenico Monetti
Mister miliardo. Il pornografo timido. Enfant prodige terrible. Piccolo garibaldino. Robespierre del cinema italiano. Sono solo alcuni appellativi dati a Salvatore Samperi (Padova, 26 luglio 1943 – Trevignano Romano, 5 marzo 2009), uno dei cineasti italiani più originali del dopoguerra. Autore di film che hanno segnato un’epoca (su tutti Malizia, 1973, che darà la stura a un filone pieno di maldestri imitatori), involontario e incompreso precursore (l’“Italian graffiti” Liquirizia, 1979, spianerà la strada al nostalgico Sapore di mare), avventuroso sperimentatore (i due film tratti dalle comic strips di Bonvi, il riuscito e surreale Sturmtruppen, 1976, e il deludente Sturmtruppen 2 – Tutti al fronte, 1982), novello tycoon nel far rinascere le dive di ieri (Lisa Gastoni) e promuovere quelle di domani (Laura Antonelli, Monica Guerritore, Florence Guérin), Samperi è stato il più coccolato tra i registi nati dalle fiamme della contestazione (l’esordio Grazie zia, 1968, mise d’accordo pubblico e critica, rendendolo l’autore più vezzeggiato del momento da intellettuali come Alberto Moravia e Dacia Maraini), ma anche quello più velocemente dimenticato, rimosso. Ci si ricorda delle malizie e dei peccati veniali, delle varie muse, ma mai il regista. Perché? […]
…segue per 6 pagine nel numero 290-291 di Blow Up, in edicola a luglio e agosto 2022
• Se non lo trovate in edicola potete ordinarlo direttamente dal nostro sito (BU#290/291) al costo di 10 euro (spese postali incluse) e vi verrà spedito immediatamente come ‘piego di libri’ (chi desidera una spedizione rapida ci contatti via email).
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Ogni mese Blow Up propone monografie, interviste, articoli, indagini e riflessioni su dischi, libri, film, musicisti, autori letterari e cinematografici scritti dalle migliori penne della critica italiana.
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TUTTLE Edizioni - P.iva 01637420512 - iscrizione rea n. 127533 del 14 Gennaio 2000