di Redazione

“The Dark Side Of The Moon” è stato per tanti anni, e forse è ancora oggi, il disco che ha raccolto le opinioni e gli umori più divisivi dell’intera storia del rock. Amatissimo da alcuni, odiato da altri: per i primi simbolo della possibilità di realizzare un’opera insieme impegnata e vendibile, per i secondi emblema della degenerazione mercantile del rock anni ’60.
Mentre Roger Waters, da tempo ai ferri corti con David Gilmour, ha appena dichiarato di volerlo rileggere per intero, dato che lo considera totalmente opera del suo ingegno, questo mese “Dark Side” viene lussuosamente ristampato in occasione del cinquantesimo anniversario dell’uscita. Da qui lo spunto per un lungo speciale dedicato al disco, che abbiamo articolato in due parti nelle quali diamo voce alle opposte posizioni aggiungendone altre mediane e mediatrici:
1] Due articoli nei quali Federico Guglielmi e Massimiliano Busti introducono “Dark Side” dal punto di vista storico e artistico.
2] Una sezione “Amarcord” nella quale diciannove collaboratori raccontano il loro rapporto con “Dark Side” dandogli un voto di gradimento personale e avulso da qualunque considerazione di carattere storico: una sorta di lungo RPM collettivo in cui le diverse opinioni vengono presentate in ordine decrescente di valutazione, e pertanto introdotte e chiuse dalle due posizioni più radicali in un senso e nell’altro, quelle di Emanuele Sacchi e di Riccardo Bertoncelli.

• Una luna senza eclissi / di Federico Guglielmi
• The Cambridge Mafia / di Massimiliano Busti
• Elogio della follia / di Emanuele Sacchi
AMARCORD: Antonio Ciarletta, Christian Zingales, Daniele Rosa, Diego Palazzo, Eddy Cilìa, Federico Guglielmi, Giovanni Vacca, Giuseppe Aiello, Luca Majer, Marco Giappichini, Marco Sideri, Nazim Comunale, Piercarlo Poggio, Pierluigi Lucadei, Roberto Calabrò, Stefano I. Bianchi, Stefano Lecchini
• The dark side of The Dark Side / di Riccardo Bertoncelli

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